E se ritrovassimo il naso anche nella letteratura narrativa...

La lettura di un libro, si sa, coinvolge principalmente gli occhi. Se pensiamo alla narrazione orale, che poi sta alla base di quella scritta, allora potremmo dire che vengono coinvolti anche le orecchie, che stanno a sentire la narrazione e la bocca che la pronuncia, possiamo includere anche il tatto per chi legge con le mani.
Facendo un piccolo bilancio possiamo affermare che abbiamo preso in considerazione quasi tutti i sensi, già ma il naso? Cos'ha il naso che non va per essere inserito nei sensi utili per la lettura di un libro? Non è forse vero che si legge anche per imparare e quindi guardare più in la del proprio naso?
Marcel Proust, scrittore francese, scriveva: "disgraziatamente se gli occhi sono a volte l'organo in cui si rivela l'intelligenza, il naso è generalmente l'organo in cui la stupidità più agevolmente si dichiara."
Non dobbiamo pensare però che il naso non sia mai stato preso in considerazione, l'olfatto infatti è materia di un racconto di Italo Calvino "il nome, il naso", dove si intrecciano tre storie narrate in prima persona che seguono le vicende di un nobile parigino dell'Ottocento, di un batterista inglese del Novecento e di un oscuro antenato vissuto agli albori dell'umanità. Tutti e tre sono accomunati dall'essere alla ricerca di una donna di cui ricordano solo l'odore.
Il naso è protagonista anche ne "il profumo" di Patrick Suskind, qui l'olfatto è protagonista del delitto infatti il miserabile Grenouille è dotato di un olfatto sovrumano, sogna un mondo fatto solo di profumi ed è in cerca del profumo perfetto che solo lui potrà distillare.Peccato che per fare ciò, si vede costretto ad uccidere fanciulle del cui odore si è inebriato.
Un naso può anche essere il pretesto per parlare di qualcos'altro ,come possiamo notare dal protagonista di "Uno, nessuno, centomila" di Luigi Pirandello, Vitangelo Moscarda,che dopo aver scoperto da un'osservazione casuale che il naso della moglie pendeva verso destra, fatto di cui non si era mai accorto in ventotto anni di vita, s'ingabbia in una spirale di dilemmi identitari.
Insomma il naso anche se non sembra è anch'esso protagonista della lettura narrativa, per capirlo basterebbe a volte vedere solo più in la del proprio naso.

Ecco a voi una piccola bibliografia dove il naso è protagonista

M.Proust "Alla ricerca del tempo perduto.Sodoma e Gomorra"
I.Calvino "Il nome, il naso"
Tito Maccio Plauto "Miles Gloriosus"
P.Suskind "Il profumo"
I.Calvino "Naso d'argento"
N.Gogol "Il naso"
L.Pirandello "Uno, nessuno, centomila"


Se volete approfondire la vostra lettura vi lascio il link

http://www.storie.it/letteratura/il-naso-nei-libri-da-plauto-a-proust-fino-a-rostand-e-suskind-storia-esilarante-eppure-serissima-di-alcuni-importanti-nasi-letterari/



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